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Episodi vissuti
Raccolti da G.A. Esengrini
Giulio Adamoli
Istituto Editoriale Cisalpino, 1929, pagine 329


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[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   artiglieria, uno squadrone di cavalieggeri di Alessandria e un battaglione di bersaglieri, formava l'avanguardia della divisione di estrema destra dell'esercito sardo, avanzò con le precauzioni necessarie, prima su Castel Venzago, indi su la Madonna della Scoperta.
   Ben presto le nostre compagnie si spiegarono in battaglia nei campi laterali alla strada, fra gli steli del frumento maturo; e quantunque non si vedesse e non si udisse ancora nulla, si presentiva che il ballo non tarderebbe ad incominciare. Verso le sei, infatti, udimmo i primi colpi, e quindi vedemmo riportare i feriti del battaglione dei bersaglieri, steso in catena davanti a noi. Poco dopo, giunti insieme con la sezione di artiglieria su la cresta di una collina, scorgemmo a mezzo del versante opposto, le bianche uniformi di una colonna austriaca, che saliva rapidamente incontro a noi. Nello stesso tempo incominciarono a fischiare le palle, che colpirono per primo, nel collo, lo zappatore del nostro battaglione, di cui ancora mi sta dinanzi la contrazione spasmodica della faccia.
   In un baleno i pezzi vennero posti in batteria, e spararono a mitraglia, aprendo ad ogni colpo un vuoto nelle masse austriache, che si