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Episodi vissuti Raccolti da G.A. Esengrini Giulio Adamoli Istituto Editoriale Cisalpino, 1929, pagine 329 |
disordine, sino a un giardino piantato al piede di un monte che sovrasta, e raggiunge più di mille e trecento metri di altezza. Ogni recesso dell'oasi ci fu mostrato. La chiesetta di S. Antonio fondata, si dice, nel quarto secolo dai seguaci del Santo, fu devastata dagli arabi invasori che vi cucinarono dentro, ma tuttora, sulle pareti affumicate si scorgono traccie di affreschi bizantini, con figure di uomini e di cavalli. Per una scaletta interna, si giunge da qui alla chiesa consacrata a Maria Vergine, e nel giardino di essa si erge la chiesa di S. Marco^ in cui è venerato il corpo dell'anacoreta caro a S. Antonio.
Ogni chiesetta è sormontata da cupolette e ha la consueta forma rituale copta ortodossa; e il Santuario è separato dall'atrio a mezzo di una parete di legno intagliato. Ovunque pendono quadri moderni, antichi, icone bizantine, rappresentanti quasi tutti scene della vita dei tre patroni: S. Antonio, e dei suoi discepoli S. Marco e S. Paolo. Lampade di varia foggia, vecchie e nuove, e uova di struzzo, pendono dai soffitti. Si racconta pure, che un tempo nel convento esistesse una biblioteca preziosa, ma di essa non vidi traccia.