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Episodi vissuti
Raccolti da G.A. Esengrini
Giulio Adamoli
Istituto Editoriale Cisalpino, 1929, pagine 329


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   CAPITOLO XII
   - 265
   delfini si rincorrevano a poca .distanza da noi, gioiosamente; gabbiani e branchi di gallinelle svolazzavano sui flutti.
   Al quarto giorno di marcia arrivammo al posto principale dei guardiacoste, ove il capitano egiziano, comandante, ci fu largo di ogni cortesia. Egli ci raccontò le astuzie dei contrabbandieri dì hascisc, ed i galoppi del suo nobile dromedario aghin (corridore). C'inoltrammo quindi a traverso un gruppetto di palmeti dalle forme sconosciute, tonde come palloni, e piantammo, per l'ultima volta, la tenda alle falde della catena dei monti Attacca, non lontano da un piccolo cimitero sacro agli egizi perchè racchiude la tomba di sette eroi uccisi dagli arabi invasori, sino dall'epoca di Omar, e sulle quali sventolano perennemente bandiere multicolori.
   * * *
   Non potendo respirare l'aria fine delle Alpi, durante la grande guerra, dopo mesi passati nella bassura egiziana, mi imbarcai a Suez, diretto nuovamente alla colonia Eritrea. Il battello, che presi, fece scalo a Gedda, il porto