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Episodi vissuti
Raccolti da G.A. Esengrini
Giulio Adamoli
Istituto Editoriale Cisalpino, 1929, pagine 329


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[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   nella seconda città dell'altipiano trovai assai notevole progresso negli edifici, nelle vie, nei parchi. Ritornai alla scuola di arti e mestieri, più fiorente che mai, alla fabbrica di bottoni, e rinnovai la conoscenza con la Sceriffa, che non mi aveva dimenticato. I suoi poteri, però, fra i musulmani, erano affievoliti per la rivalità con un cugino, el Morgani, venuto egli pure a stabilirsi a Cheren.
   Nel campo sperimentale di Filfil, a circa 12 ore dall'Asinara, mi trattenni due giorni. Le piantagioni sono di caffè, banane, alberi fruttiferi, aranceti, e sono pure tentate le acclimatazioni del pepe, della vaniglia, del caoutchou ; i risultati, purtroppo, sono lenti e incerti, e troppo numerosi sono i nemici da combattere, scimmie, antilopi, cignali, istrici, termiti, cavallette. Incantevole è la valletta, rinfrescata da un ruscello perenne. Si cammina per delle ore fra i capilvenere, le felci fronzute e le erbe fiorite e odoranti, mentre gli archi e le volte della verzura lussureggiante degli ulivi e degli aranci, riparano dai raggi solari.
   Duramente, all'Asinara, la nostra piacevole gita venne troncata, e nel modo più brutale; un telegramma comunicò Caporetto. Costernati