|
|
Episodi vissuti Raccolti da G.A. Esengrini Giulio Adamoli Istituto Editoriale Cisalpino, 1929, pagine 329 |
CAPITOLO XII
- 273
in un paniere, la caverna ove si rifugiò nella fuga.
Su una buona strada, fra colli e vallate e pianure ben coltivate, e villaggi drusi, ci portammo a Balbek.
Le ruine di quei templi, eretti dagli Imperatori, danno la più impressionante idea della maestà romana. Oltre la grandiosità dell'insieme, la bellezza dello stile colpisce profondamente; capitelli, bassorilievi, stipiti di squisita fattura, offrono motivi non superati dai nostri migliori maestri del rinascimento. Piacevole sorpresa trovai nell'udire dietro alle immani colonne, voci italiane; era il senatore Agnelli con famiglia e amici.
Da Balbek la strada per Beyrouth si innalza sulle falde del Libano, sino oltre i mille metri, e scorgiamo chiazze di neve. Sul versante occidentale molte ville sono sparse, specialmente intorno alla stazione climatica di Sojar, dove Siriani e Egiziani, vengono a cercare frescura durante l'estate.
Beyrouth stava rinnovando i suoi edifici, e ovunque si vedeva materiale di costruzione, e operai occupali a demolire e a fabbricare. Certo è che fra pochi anni, Beyrouth sarà una città