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Episodi vissuti
Raccolti da G.A. Esengrini
Giulio Adamoli
Istituto Editoriale Cisalpino, 1929, pagine 329


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[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   nella difficilissima contingenza, e nello stesso di informarsi delle intenzioni sue. Il colloquio fu improntato a cordialità e franchezza. Ascoltata la relazione Carcano, dalla quale risultava l'impegno ormai assunto da parte nostra di partecipare alla guerra a fianco degli alleati occidentali, Giolitti espresse il suo diverso parere. Egli riteneva inopportuno il nostro intervento nel conflitto per due motivi, secondo lui, capitali. In primo luogo perchè l'Esercito non era preparato nè all'altezza del compito; secondo, perchè la dichiarazione di guerra avrebbe sollevata la rivoluzione nel Paese, propenso alla neutralità.
   Carcano ribattè essere stato Giolitti male informato dai suoi amici, durante la sua lunga assenza dall'Italia. L'Esercito essere in buone condizioni, e i soldati prontissimi a battersi. Il Paese, poi, pronto a ribellarsi se non venisse dichiarata guerra all'Austria.
   Mentre Carcano si accommiatava, Giolitti aggiunse che avrebbe manifestato questi suoi convincimenti anche in altro modo, come la sua coscienza gli imponeva.