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Episodi vissuti
Raccolti da G.A. Esengrini
Giulio Adamoli
Istituto Editoriale Cisalpino, 1929, pagine 329


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[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   Il pericolo corso dalla mia figliuola, commosse i membri della mia famiglia, e in ogni lettera che mi scrissero, mi scongiurarono di non più affrontare il mare. Ma quando Salvago Raggi, chiamato improvvisamente a Roma, per essere poi inviato ambasciatore a Parigi, passò dal Cairo, non resistetti alla tentazione di seguirlo, e mi imbarcai sul «Torino», riserbandomi di telegrafare il mio arrivo, allo sbarco in Italia.
   Quale contrasto fra questo e i tragitti precedenti! Il comandante Macaluso, non cessava dal raccomandare agli unici cinque passeggeri di stare all'erta, pronti ad allacciare le cinture di salvataggio, e di non spogliarsi per dormire. La notte, con un lumicino acceso, fumavamo sotto coperta, ben rinchiusi; e, procedendo sempre a zig-zag, approdammo a Rodi, dove mi attendeva la stupefacente sorpresa di vedere l'Ospizio dei Cavalieri, da lurida caserma turca, trasformata in un meraviglioso museo, unico al mondo nel suo genere.
   Mentre si bordeggiava tra le isole dell'Egeo e le coste della Morea, un marconigramma dell' « Orione », inseguito da un sotto-