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Episodi vissuti
Raccolti da G.A. Esengrini
Giulio Adamoli
Istituto Editoriale Cisalpino, 1929, pagine 329


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   CAPITOLO XII
   - 285
   A Lucinico entrai nella zona d'azione, e trovai la bella borgata orribilmente distrutta. Sceso di macchina visitai le trincee del Pod-gora, del Calvario, e potei cosė contemplare da vicino Gorizia, i nuovi ponti sull'Isonzo, e le colline donde partivano continuamente raffiche di proiettili.
   II cammino che seguimmo poscia, correva ininterrotto tra trincee e camminamenti, reticolati, cavalli di Frisia, ricoveri; dal lato del nemico erano tese stuoie e frascate per impedire la vista. Ci fermammo a Gradisca per salutare il giovane Di Prampero, commissario civile, e traversato il fiume a Sagrado, salimmo a San Martino del Carso. Qui trovammo palpitanti le traccie dei recenti conflitti ; sprofondamenti prodotti dallo scoppio delle bombe, armi frantumate, indumenti laceri, intrico di fili di ferro, di telefoni, di teleferiche; un aggroviglio di buche e di trincee, che si avvicinavano, s'intrecciavano, si sovrapponevano in linee spezzate e bizzarre, su di un terreno roccioso, nudo, aridissimo. A destra avevamo il San Michele, a sinistra il Bosco Cappuccio, ridotti dal lavoro degli uomini e dei proiettili in ammassi informi.
   Mentre camminavamo gli scoppi si succe-