Giulio Adamoli

Scheda biografica

Voce tratta dal Dizionario del Risorgimento Nazionale. Dalle origini a Roma capitale.
Fatti e Persone. Volume II. Le Persone. A-D
, casa editrice Dottor Francesco Vallardi Milano 1930

ADAMOLI Giulio (n. 29-2-1840 a Besozzo m. 25-XII-1926 al Cairo). Figlio di Domenico, studiò matematiche a Pavia, ove mostrò la sua attività patriottica cospirando coi Cairoli e con Griziotti. Nel 1859 si arruolò a Torino nel 1° regg. granatieri, col quale si batté a S. Martino. Finita la guerra dopo un breve corso di studi militari, fu nominato sottotenente il 10 gennaio 1860, ma non contento della vita di caserma rassegnò le sue dimissioni ed il 10 maggio 1960 partì per la Sicilia con la spedizione Agnetta. A Palermo fu nominato luogotenente nella 3a comp. nel 3° batt. brigata Turr. A Caltanisetta fu aggregato allo stato maggiore, e seguì le sorti della sua brigata in Sicilia ed in Calabria sino a Cosenza, ove fu colto da una perniciosa che lo tenne inerte sino al 7 settembre. Raggiunse allora il suo corpo a Caserta e si batté a S. Leucio e a Sant'Angelo. Finita la guerra, non volle rientrare nell'esercito e si dedicò all'ingegneria. Addetto ai lavori della ferrovia Milano-Pavia, ebbe notizia della spedizione di Garibaldi per Roma, onde il 8 agosto 1862 partì da Genova sul Perseverant, raggiunse il Generale in Regalbuto il 17, fu mandato a parlamentare col maggiore Gallois che lasciò libero il passo. Sfuggito alle truppe regie ad Aspromonte, tornò in seno alla famiglia. Nella guerra del 1863 fu dal Castellini nominato capitano della 2a comp. del 2° battagl. e partecipò allo scontro di Vezza d'Oglio, dove sorpreso allo sbocco di una gola da un manipolo di Austriaci che gli intimarono la resa, poté col suo coraggio personale condurre in salvo i propri soldati. Nel settembre 1867, dopo aver partecipato con Garibaldi al congresso della pace in Ginevra andò a Roma d'intesa col Cucchi, per prepararvi l'insurrezione, e di qui si recò in Lombardia a raccogliere i mezzi necessari alla campagna dell'Agro romano, alla quale prese parte personalmente combattendo a Mentana. Terminato il periodo della guerra intraprese dei viaggi scientifici in Asia, ed incoraggiò le spedizioni africane di Antinori, Gessi e Matteucci. Nel 1874 venne eletto deputato di Gavirate, e il 19 novembre 1898 fu nominato senatore. Fu anche sottosegretario al ministero degli esteri e rappresentante dell'Italia alla commissione internazionale per il debito pubblico in Egitto. Raccolse le sue memorie autobiografiche nel bellissimo libro «Da San Martino a Mentana», che ha avuto l'onore di varie edizioni. (G. BADII).

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