Università "G. D'Annunzio" di Chieti
Facoltà di Lettere e Filosofia (2 maggio 1989) - [Durata: 1:16:54]
Homo capiens
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"E' un assurdità, una delle maggiori menzogne che siano mai girate per il mondo l'affermazione che l'uomo è superiore agli animali. Non è neanche uguale agli altri animali, ma è profondamente inferiore a tutti gli altri animali. Questa affermazione è un'affermazione paradossale, però io ve la posso dimostrare non soltanto con dei concetti ma per un sentimento vissuto. Non mi fermo all'animale, io comincio dall'albero, che è ancora più antico. In effetti io vi dico, vi giuro, vi confesso, e non solo per sentimento francescano, che bisogna ancora dimostrare il senso o la insensatezza di parole come queste: l'uomo è l'animale razionale, l'uomo è l'animale loquens perché parla, gli altri animali non parlano; l'uomo è animale faber, cioè l'uomo è fabbricatore di strumenti, gli altri animali non sanno fare queste cose, ecc. Queste definizioni differenziate dell'uomo nei confronti degli animali sembrano, sono da noi ricevute come definizioni esortative, elogiative, superlative, solenni, mistiche, all'orecchio sordo di una civiltà che da seimila anni si autoincensa con queste parole..."