Conoscenza del sè e dell'altro - Lezione di Psicologia di Arturo Conte



Arturo Conte (1921-2009)

[Arturo Conte maestro di vita]

Arturo Conte
Lezione di Psicologia Generale

Università "G. D'Annunzio" di Chieti
Facoltà di Lettere e Filosofia (23 marzo 1988) - [Durata: 1:00:45]

Conoscenza del sè e dell'altro

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    "Facciamo delle considerazioni molto elementari. Se io incontro un cane, non è che gli dico: Buongiorno signor cane, come stai? Permetti, Arturo Conte. E quello mi risponde col suo nome e cognome. No, quello già mi si presenta per come è, cioè non la parola cane, quello neanche mi dice 'io sono un cane', sono io che dico che è un cane, lui non lo sa che è un cane. Lui non mi si deve presentare, lui è presente. Un albero è presente. Un lampo, una nuvola, il mare, ma attenzione, senza queste parole, che io debbo dire altrimenti sto zitto. Debbo pur dirle le parole, devo dire la parola mare, ma il mare non sa che si chiama mare, cioè tra tutte le cose del mare che io vedo non c'è la parola mare. Se vedo una margherita, la mia sensazione di essa è una sensazione variegata, multiforme, infinita, indefinibile. L'unica cosa che manca è la parola margherita. ... Tutto ciò che esiste ed è vivo in natura ci viene incontro nei sensi manifestamente. Io enfatizzo questa parola, manifestamente, si manifesta a noi. Vorrei dire una parola ancora più bella: epifanicamente, epifania, cioè si illumina a te, si manifesta a te, si dichiara. Anche se incontro un lupo, il lupo si manifesta a te. E com'è che quando incontro un uomo io non so chi è? Davanti a voi adesso che cosa io so di voi, che cosa voi sapete di me? Immaginiamo che noi non ci siamo mai visti precedentemente: io vengo qua, mi metto a sedere, vedo voi, che cosa c'è che noi già sappiamo, che cos'è che noi non sappiamo? Se io fossi capace, fossi creativo a tal punto di... se io fossi manifesto interamente a voi, io non dovrei più parlare e avrei già detto tutto soltanto presentandomi..."