Ben altro peso sulla sorte processuale di Vicentini e Strina ebbe un episodio verificatosi nell'aprile 1848 nella caserma della Gendarmeria Reale di Paganica. I due cognati, insieme ad altri cinque carbonari disarmarono tre gendarmi - che col caporale compongono la Brigata della disciolta Gendarmeria Reale (5) - e si impossessano di tre carabine, tre baionette e 68 cartucce. Una moltitudine di persone, richiamata dal fatto notevole che si stava svolgendo, circondò la caserma. Gli accusati sostennero a propria discolpa che le armi furono consegnate volontariamente, e addirittura in tale occasione fu redatta una ricevuta in duplice copia, nella quale si affermava che la consegna volontaria avveniva con lo scopo di rifornire la dotazione della Guardia Nazionale, analogamente a quanto era già avvenuto a L'Aquila. Tale ricevuta fu però sottoscritta solo dalle Guardie Nazionali che operarono il disarmamento, ma non dal Sergente della Caserma. Gli stessi disarmatori al termine del'operazione condussero i gendarmi nel forno di Visca, dove li complimentarono per la consegna delle armi.
Il 30 aprile 1851, dopo 45 giorni di processo, i cognati Isidoro Strina e Ascanio Vicentini all'unanimità vennero condannati dalla Gran Corte Speciale di L'Aquila, a sette anni di relegazione e alla malleveria di 300 ducati ciascuno, colpevoli di aver "commesso attacco contro la forza pubblica con vie di fatto", colpevoli di "discorsi e fatti pubblici tendenti a spargere il malcontento contro il Governo". La Gran Corte Speciale non ritenne invece l'accusa di associazione settaria sufficientemente provata, perché gli accusatori si limitarono a "deporre fatti vaghi, pubbliche voci, giudizi e congetture che traeano dal contegno e dal procedere de' denunzianti; parlavano in somma di associazione illecita avente in mira politici rivolgimenti, ma non precisavano né il nome della setta, né la sua organizzazione sotto capi determinati, né le congreghe notturne de' componenti di essa, né tante altre minute particolarità". (5) Nel marzo 1848 la Gendarmeria Reale era stata disciolta per ricomporsi in un nuovo corpo denominato Guardia Nazionale. |