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Saladino Soldano la difende valorosamente; nè quella è vinta che all'anno venturo.
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Enrico re, di nuovo in Italia per la corona d'Impero. — Viene anche a Bologna che privilegia col diritto della moneta. — Muore Papa Clemente III. ed è creato Celestino III., il quale incorona Enrico Imperatore.—Questi va oltre fino a Napoli, che stringe d'assedio, per cacciarne l'illegittimo possessore Tancredi.—Si rinnovano dissensioni per l'Italia, e specialmente frai Bresciani e i Bergamaschi.-^ Battaglia di Pontoglio, detta di Malamorte, oon grande strage degli ultimi.—L'Imperatore impone tregua, e si ritira oltre l'Alpi.
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Pace conchiusa frai Bresciani ed i Bergamaschi.—Il vescovo nostro Gerardo Gisla dilata le ragioni pubbliche per lo Contado.—Ferrara è in contesa con tutti i popoli che hanno confine col Po ; ed è in ostilità con Bologna.
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Gerardo Vescovo, confermato nella Pretura, si occupa a comporre i Bolognesi coi Ferraresi, e segna condizioni d'accordo ad un parlamento in Dugliolo. — Milano e Cremona sono in guerra, e questa perde fino.il Carroccio.—Gerardo, Vescovo nostro, si mostra altero di ciò che opera, e se ne duole il Comune ; fra questo e lui nasce discordia ; si divide la Città in due partiti; il ComunM la vince; Gerardo fugge dalla Città . — Jacopo d'Alberto d'Orso, che lo protegge, fugge con esso lui, è ri-covrano a san Martino in Soverzano, o dei Manzoli, ch'era allora della famiglia d'Orso.—Il Vescovo ritorna all'episcopio; ma il reggimento temporale è dei Consoli.