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   in Ravenna sì apre. —Centocinquanta famiglie bresciane emigrate ; ottengono asilo dai ^Bolognesi ed una terra dove porre dimora (Valle de'Conti) fra Minerbio ed Altedo.
   laoìì.................Pag. 3&9
   Ezzelino, anziché assoggettarsi ai comandamenti di Lega, entra armato in Verona , e fa vituperio de' suoi contrarli. — I Legati del Pontefice procacciano indarno di comporre le cose.'-L'Imperatore mette al bando i Lombardi; onde i Legati si riducono in Padova a divisar colla Lega. —* Vi comparisce un deputato dì Federigo, e le cose rimangono indecise.
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   Il Pontefice dà sentenza fra l'Imperatore ed i Lombardi; ma ne Huno nè gli altri se ne tengono contenti. — Gesta di Fra Giovanni da Vicenza predicatore in Bologna, che rappacifica il Vescovo col Comune. — Tentativi suoi per raccomporre tutta Italia; grande predicazione a Pa-quara sul Veronese, e pentimento e perdono de'piìi fieri nemici ascoltanti.
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   I Milanesi infestano il Distretto de'Cremonesi; i nostri quel di Modena.—! Cat-tanei del Frignano si distolgono dal Comune di Modena e vengono al nostro. — I Modenesi entrano nel Bolognese per vendetta; ma le armi ostili ed il verno fanno vani gli sforzi loro.— Ezzelino studia insidie e vittorie sui nemici; così le combattenti Città di Romagna: e nell'una causa e nelV al-, tra agiscon pe* Guelfi i Bolognesi. — Enrico, mal consigliato, volge in animo di usurparsi l'Impero del padre; e i Lombardi sono a parte della congiura.