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ANNALI
e lo Statuto medesimo, nell' atto del rinoscerlo privilegiato, fornisce una nozione uniforme della sua origine. Inoltre, posta a confronto la Bolla pei Militi Parmegiani, data da Gregorio Nono, e quel Lia pe'Bolognesi soscritta da Urbano Quarto, si trova che i primi chiesero approvazione e conferma di quella forma di vita che s'avevan prescelta, mentre i secondi porsero preghiera per ottenere una Regola da osservarsi in perpetuo. Infine ai Militi di Gesù Cristo non fu assegnata, che sappiasi, regola alcuna, mentre ai nostri Godenti o Gaudenti fu imposta quella di sant'Agostino. E poiché nei Codici Costituzionali degli ultimi non è fatta giammai la più lieve menzione de'primi; così, per somiglianza eh* egli abbia col parmigiano 1' Ordine nostro, sembra non potergli appartenere nò per di-
?endenza nè per derivazione. — Essi ebbero nella rovincia nostra, oltre il Convento in san Bernardo, e forse altri, quello a Castel de'Britti e quello a Casaralta, dov' oggi vaqno a villeggiatura i Seminaristi Arcivescovili» e dove al tempo che n'e-ran signori i Conti Volta fu posta la famosa epigrafe latina enigmatica, la quale ò pur ora oggetto di non finita quistione, dopo che tanti e tanti eruditi pazienti si sono stillato il cervello per interpretarla.—Ma di ciò basti.
Ed ecco ora le prescrizioni dell' Ordine de' Godenti. Osservassero i postulanti l'istessa regola del Confessore Agostino. Que'fra di loro che liberi da impedimento, aspirassero ad esercitarla nel Chiostro, s'astringessero co'voti usati di religione, vivessero in comunanza, nè rinunziassero all'Istituto se non fosse per abbracciarne un più rigido. Di-morasser gli altri nelle loro case, e godessero dei beni proprii serbando la castità coniugale , ed obbedendo a' loro Prelati, indi a piacimento si ritraessero al Chiostro, o per vedovanza, o perchè le mogli fossero disposte a velarsi, o perchè assentissero coli'inoltrarsi degli anni. E gli uni e gli altri impugnasser l'armi o per la fede o per l'ecclesiastica