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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Secondo
Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino, 1840, pagine 639

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a cura di Federico Adamoli

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   BOLOGNESI
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   o la dignità piuttosto delle due famiglie tradotte a rischio d'infamia, coro movesse l'animo dei dele-gati, si sa che rimasti impuniti continuarono entrambi nel possesso delle antiche lor dignità.
   Enzo re languiva tuttora fra il tedio della prigione , e la molta angustia domestica. Rendevagli e l'una e l'altra più grave la società di Corrado Conte di Solimburgo imprigionato seco a Fossalta, uomo rozzo e di modi altieri e indiscreti. Dopo tant'anni di tolleranza impetrò che gli fosse tolto dinanzi (1 Maggio): fortunato in questo che l'interesse di stato non s'opponeva alla pubblica commiserazione.
   In quest'anno alcuni de'nostri nobili non esita* rono ad accettar la Pretura di Città ribelli alla Chiesa nella Marca d'Ancona. Se ne dolse Urbano al Comune, ed insinuò, che li richiamasse. In Asti fu Podestà Galeotto de' Lambertini, in Lucca Filippo degli Asineli^ in Perugia Rolandino de'Ma-resootti, in Ispoleti Bertoldo de' Balugani, in Ravenna Baruffaldino Stori itti, in Faenza Brancaleone de'Lambertazzi e in Forlì Ardizzone degli Accarisi. Ivi Lambertino Graidani fu Capitano del popolo.
   ANNO DI CRISTO i264«
   In quest'anno procuravano per lo Comune nostro Lambertino di Mulnarolo de' Lambertazzi e Pal-trone Rodaldi. Andaron Pretori in Bagnacavallo Jacopo di Pier Torello da Cantone e Tommaso dei Magarotti, il primo pe' Guelfi il secondo pe' Ghibellini.
   Urbano, ravvolto in rischi più gravi dall' armi sempre vittrici del re Manfredi, s'adoperava ad opporgli un competitore nel Regno della Sicilia, più pericoloso d' Edmondo Plantageneto. Trovollo in Carlo Marchese di Provenza fratello di Lodovico re di Francia. Nella primavera Simone Cardinal