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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Secondo
Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino, 1840, pagine 639

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a cura di Federico Adamoli

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   ANNALI
   e s'avvide in breve d'aver perduto cangiando. Infatti Carlo diffidente, ansioso, e malfermo in un dominio ottenuto colla sola fonia, mostrassi crudele ad un tempo ed Oppressore, imponendo taglie enormi ai vinti, non per via di giustizia ma di prepotenza. E giunse a tale, che meritossi taccia d' ingrato fin dalla Chiesa, la quale con proprio pericolo innalzollo a dominio. Ai momento stesso da tutti.i luoghi d'Italia, dove potevano i Guelfi, comparvero Oratori e nobili, a rallegrarsi col vin-citore. Antonio Galluzzi e Pietro Ramponi, rappre-sentaronvi i Bolognesi<
   Intanto Goffredo di Belmonte Legato era tuttavia in Bologna per lo Pontefice, e adoprava 1' oro e gl'ingegni a rovina de'Ghibellini Lombardi. Incoraggiati levaronsi i Rossi in Parma, e deposero i due Pretori Nicolò Bazilieri e Andalò di Pietro An-> dalò, che tentavano di raffrenarli ; nè il Marchese Uberto potè difender più. a lungo Brescia e Piacenza, e fu astretto a giurar la parte di Chiesa (7 Gennaio). E poco dopo gli Aigoni secondati dai Geremei, e dagl'intrinseci di Reggio e Parma, vennero a Monte Vallaro occupato dagli avversari, ed incominciarono a batterlo colle macchine (... Maggio). Il custodivano perfino a mille fra cavalieri e pedoni, e vi s'eran chiusi i migliori della fazione col lor Pretore Guglielmo da Monteveglio. Si no-veravan fra quelli Manfredi Pio, Matteo da Gor-sano ed i fratelli Enrico ed Albertino Bravo dei Bravi, e i figliuoli d'Aldobrandino e di Giacobino; Conti da Gómola. La robustezza de'muri, e la pertinacia della difesa resero l'esito ambiguo per più di un mese; ed in quel frattempo Manfredo rio e Bonaccurso da Monteouccolo, traendo a seguito dugento militi de' Lambertazzi, e una schiera di stipendiaci Alemanni, appressarono per introdurvi soccorso. Ma il colpo tornò fallito. Le mortalità finalmente prodotte dal fetor de'cadaveri, e più forse la penuria d'acqua e di viveri, costrinsero i difensori a parlar d'arrendersi. Non però scesero