BOLOGNESI 63
i Savioli cogli Alerari e coi Ricci , gli Arienti coi Gozzadini, que'da san Giorgio coi Bianchetti e coi Pizzigottì, i Malavolta con que'da Sala, i Liazari coi dalla Femina, i Boschetti coi Bonfantini, quei da Badalo coi Montanari, i Cristiani co'Rustigani, i dall'Agnese i Delfini e que'da Vizano, coi Panzoni e con que' da Vetri, e i rinforzi delle famiglie aderenti moltiplicarono gli scandali , e i malefìci. Rimaser morti Bartolommeo Guidozagni , Giovanni dalla Femina, Rustighino dei Vetri , ed un figlio di Bolognetto degli Atti. Furono al novero de'feriti Isderre degli Scannabecchi, Rinaldino Savioli, Ardizzone de' Rustigani , Alberto da Sala ed altri primari; e il tumulto si propagò pel Contado. Vociferavasi in fine, che il Marchese d'Este co' Guelfi di Reggio , Modena e Parma, accorresse armato a sussidio de' Geremei, quando la rovina imminente eccitò al riparo la pubblica vigilanza. Le Società congregaronsi ai lor vessilli, si custodì la Città , furon circondate le case de' sediziosi ; e fra questi , altri furon messi a confine, altri condannati ad ammenda o tradotti al carcere; e in fine a Fra Loderengo e a Fra Catalano reduci da Firenze, fu confidato l'incarico di racoonciliar le famiglie. S'accomunarono all' opera, oltre a Fra Michele del Priore, anch'esso Godente, Venetico dei Cazzanemici e molt' altri nobili d'ambi i partiti.
Se non che, mentre al furore succedeva a stento la calma e si stabilivan le paci e le parentele, fornì il Pretore argomento a perturbazioni ulteriori, multando senza misura que' cittadini che avevano ricoverati i colpevoli o dato mezzo alla fuga. Nè differirono a risentirsene Bartolommeo Buttrigari, uno fra gli Anziani d'allora, e Filippo e Alberto degli Asinelli, e parecchi de'Magarotti, che il caricarono di vituperi, e astrinsero i Giudici a cancellar le condanne da'libri pubblici. E gli accrebbe inoltre malevolenza la detenzione d'un artigiano detto Cario di Nascimbene , che trovata in colpa la moglie , uccise l'adultero. Comparvero gli uomiui dell arte