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ANNALI
ad ammenda della querela. Un loro Sindaco ammesso in pieno consiglio promise con giuramento, che il suo Comune non raccorrebbe per l'avvenire pedaggio alcuno , o tellonio da' Bolognesi, fosser cittadini od abitassero nel Contado ; risarcirebbe ciascuno che si chiamasse gravato dalle passate esazioni , manterrebbe i ponti e le strade affinchè in avvenire non fosse tolta o tardata la libertà del passaggio; e quelli,de'suoi, che riconoscesse colpevoli per danni dati ed ingiurie, costringerebbe coli'opportuno castigo (9 Settembre). Le rappresaglie dei nostri Contro le terre della Provincia si raccompo-sero in seguito coli' annuenza reciproca.
L'erario esausto da moltiplicati dispendii richiamò in quest'anno il Comune alle provvidenze opportune. A ristorarlo si divisò la ricupera de'beni pubblici , che possedevansi dalle private famiglie. Otto nobili prescelti in numero uguale d'ambe le sette, due per quartiere, ebbero gli arbitri opportuni, pe' Lambertazzi Zaccaria di Magnano de'Gui-nicelli, Bartolommeo de'Principi, Nevi di Ranieri Guezzi e Filippo de'Ligapasseri; pe'Geremei Guido di Lambertino de'Lambertini, Gerardo de'Galluz-zi , Alberto de' Malavolti e Gerardo degli Abaisi. Resse in Verona Azzolino de'Lambertazzi, in Siena il suo fratello Gerardo, e in Arezzo Guglielmo Go-sia. Furon Podestà degli Aigoni Marchesino de' Rio-cadonna, e in appresso Niccolò Dotti. Sant' Agata nel Montefeltro ebbe a Capitano Lamperto de'Pri-madizzi.
Fra Bonifazio da Gorzano Modenese, maestro dei Godenti in addietro, dimise spontaneamente l'uffizio. Gli surrogarono Fra Napoleone de'Lambertazzi figlio di Caregalupo, ed ottenne la Pontifìcia Sanzione (31 Novembre). Dalle case de'Guidozagni comprate per lire tremila e cinquecento sorse la Chiesa di san Giacomo, ed Ottaviano Vescovo ne collocò al Maggio la prima pietra (a5 Maggio).