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ANNALI
gli valsero ad una soverchia indulgenza la dignità e la possanza della sua schiatta. Poco dopo la vedova di Gruamonte, interponendo uffizi coi congiunti d'ambe le parti, accordò per gli Orfani dell'ucciso la pace ad esso Alberto ed a Venetico , e dichiarili innocenti, e in breve si raccompose col fisco
10 stesse Cazaanemici (5 Febbraio).
Alcuni de'nostri, dannificati nella persona e nelle sostanze per lo Distretto di Roma, nel tempo che
11 Casigliano vi riteneva l'ufficio di Senatore, s'erano rivolti al Comune. A comporre le rappresa-
§lie accordate, comparvero in Bologna i Sindachi e' Romani, e tornarono tranquillati. Tommaso , Vescovo d'Imola , e gli abitanti di Lugo contendevano dei rispettivi diritti sovra il Santerno, che rotti gli argini inondava i campi circonvicini (i 3 Novembre). È l'uno, e gli altri si compromisero al Luglio nel Podestà e negli Anziani (9 Luglio). L'arbitrato prescrisse la costruzione d'un nuovo alveo, distinguendo al tempo medesimo le pertinenze ; e l'esecuzione restò commessa a Rolando de'Terrafo-
foli. Al Giugno i Canonici della nostra Chiesa ven-ettero a Niccolò Boccacci, a Ramberto de' Bazi-lieri, ed a Geremia d'Angelello i giuspatronati, e le decime d'Argelata e Massa Torana per lire mille e seicento (3 Giugno); e in appresso Ottaviano Vescovo infeudò la Ròcca di Badalo in favore di Castellano degli Andalò (a3 Novembre). Una rissa insorta fra Giovanni Galluzzi ed un Alberto de'Car-bonesi, mentre festeggiavano entrambi nelle case de'Magarotti, produsse pericolosi rumori, che sedò in breve la vigilanza del Podestà e degli Anziani.—« Esercitarono la Pretura, in Arezzo Filippo degli Asi-nelli, in Alessandria Marchesino di Riccadonna, in Fermo Spinello de' Carbonesi, in Fabriano Rufino Principi, in Ravenna Ranieri de'Samaritani e Nevo Ranieri de'Guezzi, in Forlì Guido Lambertini e in Faenza Castellano de'Lambertazzi. Ebbero gli Aigoni a Rettori Lambertino Samaritani e Guccio Liazari. Gli Aretini infine chiamarono a Capitano Castellano di Piperà fa Storli tti.