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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Secondo
Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino, 1840, pagine 639

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a cura di Federico Adamoli

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   ANNALI
   intorno «1 Palagio gridando: muoia il Pretore ; » tacciandolo di ladrone. Due sole Società d'arme ti mossero a sua difesa. Il loro arrivo rattenne gli ammutinati , che già forzavan le porte, e il Pretore potè sottrarsi ed ascondersi. Calmato alfine il tumulto riprese Alberto le redini, nè tnttavolta cassarono le turbazioni.—Proseguivano ostinatamente a combattersi i Ghisilieri co' Toschi , gli Artenisi con mie'da Sala, i Biasmaltorti coi Cambi, i Preti coi Pierbeccari, i Gattari con que'da Vetri, e fra loro i Conti da Panico; e le molte volte, alle paci giurate sotto i pubblici auspici, succedevano i tradimenti più. enormi. Il Decembre chiuse un' impossente Pretura. Fra le tante nimicizie ostinate che s'agitaron col ferro, quella de' Pierbeccari a dei Preti fu la più acerba e ad un tempo la più luttuosa. Giacque trafitto per fatto degli avversari Arar-do de'Preti non ignobile Giureconsulto. È detto ch'ei gravasse molto i cittadini in tempi di pubblica penuria, e che questi se ne inasprissero. Alcuni storici però vogliono ciò derivare da privata cagione. Checché ne sia Arardo fu vittima infelioa di concitato disdegno.
   Il Comune, arrogandosi giurisdizione in Conse-lice ed in altre terre spettanti alla Chiesa d'Imola, fu da Sinibaldo Arcidiacono di Ravenna gravato colle censure e interpose 1' appellagione al Pontefice (8 Marzo). Betto de' TSornaquinci Fiorentino condisse al Febbraio la nostra monetazione; ed a norma degli statuti coniossi il Bolognino grosso di lega che equivalse di bontà e di peso all'antico.—Riu-novossi il Ponte di Casalecchio atterrato dall' intemperie del Reno, e sorse al Palagio nuovo o del Podestà, la torre che tuttora sussiste. Sei cittadini in quest' anno, tre di ciascuna fazione, salirono sulle nostre scuole all'onore del Magistero; e cioè Rufino d'Alberto Principi, Federigo di Gerardo Scala e Borromeo di Jacopo da Dugliolo pei Lara-bavtassi; e pei Geremei Lamberti no di Tommasini» Bocca Ramponi, Toramasino di Guido Ubaldini