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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Secondo
Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino, 1840, pagine 639

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a cura di Federico Adamoli

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   a 6 ANNALI
   Ciò fatto Grusmonte de'Lambertini ed Egidio de'Foscarari andarono Oratori in Vinegia, ed ammessi al pieno consiglio spiegaronvi le convenienti doglianze sull'infrazione de'patti, ed annunziarono che il lor Comune era astretto a fortificarsi vicino al mare , cosicché 1' accesso e il recesso fossero sicuri a que'legni che recasser biade a ristoro della Provincia. Reggeva colà tuttora Lorenzo Tiepolo, che domandando alcun tempo per maturar la risposta, s'obbligò ad inviarla in Bologna. Recaronla poco dopo Filippo de'Quirini e Giovanni Dandolo; nè tutta volta esternarono, per quanto appare* proposta alcuna diretta a conciliazione, e rivolsero I foro uffici a distoglierci dal proposito. Ma senza fratto ; e la scontentezza reciproca degenerò da quel punto in una nimicizia palese.
   Ed immantinenti il Comune dispose , perchè uscisse in campo l'esercito (6 Settembre). Gli Arte-nisi, i Pepoli e i Zovenzoni, e molt' altri de' cittadini pregiudicati nel lor commercio da'Veneti, fornirono in copia l'oro, e fu in pronto l'espedizione. Mosse il Podestà nell'Ottobre, ed affrettò al Primato colla milizia e col popolo. Sorgeva sulla sponda opposta del fiume il Castello di sant' Al-, berto, detto Marcamò, al Primaro ; e colà Marco Badoaro, prescelto a Capitano da' Veneti, era so-vraggiunto a rinforzo con fino a nove galere e parecchi legni leggeri. Ed ecco sulla stessa riva schierarsi gli avversari a contrasto, e col saettar delle macchine sturbarci néll'intrapreso lavoro. Nè il podestà potè meglio che allontanarsi, e raccoglier l'esercito in parte ove non giugnesse l'offesa. Concorsero nel tempo stesso ad accrescerlo i Ravennati, e di mano in mano i sussidi della Romagna, cosi cU il novero di tutta l'oste vociferassi ammontato a quaranta mila combattitori^ Basta che a vista dei Veneti, troppo scarsi di forze per divietarlo, alzossi da'fondamenti una torre cinta d'un borgo capace. Il luogo vallato intorno e munito con tutta l'arte, denominossi da'nostri Castello Bolognese al Primaro.