BOLOGNESI
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ftè là stagione che irrigiditasi consentì all'esercito una dimora più. lunga (i Novembre). Si sciolsero .gli ausiliarii, ed il Pretore ricondusse i nostri alla latria , mentre Giovanni de'Piccioli, eletto a vigilar su quel forte, vi si racchiuse con folto stuolo di militi e balestrieri; '
Per poco non nocque all'interna quiete una controversia eccitatasi fra' maestri del nostro Studio e Ruggeri degli Ubaldini Arcidiacono, Che perturbando lo Stile antico, volle arrogarsi il diritto d'in-dar gli Alunni ad esame, ed interrogati a Suo grado dichiararli idonei, e promoverli al Magistero. Nò tacquero sul pregiudizio i maestri, ed a preferenza, mostrarònsj intolleranti Francesco d'Acctirso, Ba-« sacomare de'Basacomari, Albertino d'Ugo Carrari^ Rufino di Michele Principi e Lambertino Ramponi, che accorsero all' Episcopio cinti da' loro Seguaci, o postergata ogni riverenza dèi luogo e delle per-> sono, maltrattatone i familiari che s'erano riuiiiti ad ostacolo, turbarono i divini uffici, nò risparmi aron gl'insulti ad Ottaviano Vescovo, non che a'Canonici ed al Clero, e colle minacce impedirono l'Arcidiacono dall'esercitar la pretesa giurisdizione* Tanto potè finalmente la verecondia, che allo stesso offeso Ottaviano permisero l'intero arbitrio sulla lor Causa, C risposero di quell'ammenda sì civile come canonica , eh' ei riputasse proporzionata all' ingiurìa (14Luglio). Dall'antico metodo non interrotto, od alterato almeno in allora, può giudicarsi che l'arbitrato del Vescovo fosse propizio senza eccezione a* maestri.
Guido da Tómba Oratore de'Cesenati, che in quest'anno implorò nel pieno Consiglio l'interces-sion del Comune, perchè fosse modo alle replicate iiivasioni de'Forlivesi, fu al ritorno assalito da gente armata, e spogliato per comandamento di Guido dè'Guidozagni, che aveva contro Cesena le rappresaglie; ed avvenne in oltre che il Conte Guido Sal-vatico da Dovàdola cadesse fra san Lazzaro e l'Idioe negli agguati che gli aveva tesi Ubaldino da Loiano,