B 0 L 0 G N ErS I
*5
amqio 91 cwsxo !8nf
Fornì un lugubre spettacolo a tutta Italia ed a Bologna ancora, nel Marzo, Filippo re di Francia figliuolo di Lodovico re, che recava oltremonti l'ossa del suo genitore perito nelT espedizione Africana (29 Marzo). Alla Palestina eran dirette le prore di Lodovico. Venivan seco, oltre al fiore de'cavalieri Francesi, i suoi tre figli Filippo, Tristano e Pietro; Teobaldo re di Navarro suo genero, Enrioo Pian-tageneto figlio di Riccardo re d'Alemagna, Guido Conte di Fiandra e Giovanni erede della Bretagna ; e partecipava alla spedizione Rodolfo Vescovo d'Alitano, e Legato. Una cieca speranza di conversioni
10 persuase a tentar le piagge dell' Africa ; ed approdando a Tunisi, accampò ne'luoghi ove fu Cartagine. L'arme e le arti de'Saraceni gli perturbarono il campo, e l'invase alfine la peste. Egli vi perì nell'Agosto col suo figliuole» Tristano, e soggiacque alla stessa sorte il Legato.
Intanto il re Carlo, profittando della sventura fraterna, s'appropriava le spoglie dell'armata naufraga ai lìdi della Sicilia ; ed occupando di mano in mano le Città avvilite d'Insubria, divorava cogli ambiziosi progetti l'Impero stesso d' Oriente, come ad abbondanza raocoguesi da tutti gli scrittori.—E finalmente al Settembre, dopo ostinati contrasti sì lungamente agitati con detrimento di Chiosa , ascese alla vuota sede Tealdo o Teobaldo Arcidiacono di Liegi, e denominaronlo Gregorio X» Era egli Piacentino, e traeva origine dalla famiglia Visconti. Oltrepassava il biennio la vedovanza di Chiesa, quando i Cardinali fecero co»promesso in sei del loro Collegio. Tealdo eletto ed approvato,
11 seppe in Acri di là dal mare , ed affrettò il tir torno in Italia. Nè fu consecrato in Roma ae non l'anno seguente il dì ventisette del Marzo.
t^ooQle