Stai consultando: 'Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796 Tomo Secondo', Salvatore Muzzi

   

Pagina (65/636)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina      Pagina


Pagina (65/636)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina




Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Secondo
Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino, 1840, pagine 639

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

Aderisci al progetto!

   
[Progetto OCR]




[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   BOLOGNESI
   113
   Al Marzo i nostri Legati presentaronsi a riconoscer Gregorio, che ritornato da Palestina ristette per alcun tempo in Viterbo. Fra gli altri, che s'affollarono da tutta Italia eran gli Oratori d' Obizzo d'Este, ed a sua preghiera gli accompagnavano per lo Comune Giovanni di Bonromeo da Vetrana e Federigo de' Pascipoveri , perchè intercedessero a suo favore, qual che si fosse l'oggetto della missione , il qua! oggetto è taciuto dagli storici ; ma forse riguardava alle investiture use a rinnovarsi da Chiesa nella circostanza de' nuovi pontificati ; forse restringevasi a semplici offici di sudditanza. Egli intanto il Pontefice temendo, che dalle private discordie non derivassero inciampi al passaggio de' Crocesignati in Oriente, diresse alla Lombardia, Marca Trivigiana e Romagna, Grisnerio Arcivescovo Acquense con podestà di Legato, e gl'im-pose che intento a conciliar le Città procacciasse a tutto potere di metter pace fra* Veneti e fra' Bolognesi (14 Maggio). La Lombardia, la Marca Trivigiana e la Romagna erano a questo tempo sconvolte, e specialmente la prima. Ottone, Arcivescovo di Milano, trovavasi in esiglio coi Valvassori. A questi aderiva Como sottrattasi ai Turriani ; ed i Pavesi, assistiti da Ubertino Landò tentavano occui* pare Valenza. Dei buoni uffici che usò il Legato fu primo frutto una pace fra' Milanesi ed i Bresciani, che si giurò nell'Ottobre, e da questa trasse partito il re Carlo ad avvilimento maggiore dei Ghibellini. Nel tempo stesso il Pontefice rivolse le esortazioni ad ambi i Comuni, intimando ad essi, che mentre tornasser vane le cure dell' Arcivescovo, gì'inviassero Oratori in Curia colle facoltà opportune a comporre (18 Ottobre).
   Se non che l'esito mostrossi troppo diverso dalle speranze. La pertinacia soverchia de' Bolognesi toglieva il modo a'trattati , e si proseguì nella guerra. Al Primato per tutto il verno Marco Dandolo sostituito ad Andrea dei Zeno si tenne immoto agli alloggiamenti. Non così Marco Gradenigo e Jacopo Annal. Boi. T. II. 9