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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Secondo
Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino, 1840, pagine 639

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a cura di Federico Adamoli

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   BOLOGNESI 47 r
   morte morte srudiva diffondersi spaventevolmeote per tutte le vie oiroostanti. Il perchè il Proconsolo li tolse subito dalla presenza della plebe, e mostrando quasi volerglieli riconsegnare, li diede agli Anziani, i quali adempirono il loro primo proposito di metterli in salvo per una finestra di dietro al Palazzo. Ma troppo stava in aspettazione la moltitudine; troppo era ansiosa di averli in balfa propria , e sbramar gli sguardi cupidi oltremodo di sangue, nello strazio della loro agonia. Per cui sospettando di quello che era, diedesi ad inseguire i fuggiaschi ; e per ogni parte stringendoli, ne fece strazio miserando presso le case de'Lambertini, uccidendoli ne* più barbari e dolorosi modi che possa l'Averno immaginare, e dandoli quindi in potere di fanciullesca canaglia, la quale trascinò baccante e pazza per la Città que'due cadaveri brutti di sangue e schifosi, poi li squarciò per ogni membro e li fece in minuzzoli (i Mar^o). — Così ebbe fine quella rabbia popolare, la quale andò contaminata di bestiale vendetta, come -tutte vanno le vendette di chi pone suo nume e sua giustizia nell'acciaio. Così fu allora la moltitudine per non fortissima cagione, come lo era stata dapprima in tempi chiamati più barbari, e come poi addivenne in tempi stimati più civili. Il popolazzo è sempre eguale in tutti i secoli, sotto qualunque clima, in ogni civil condizione : o non s'infiamma abbastanza , e trema; o soverchiamente s'infiamma, e fulmina.
   Però colla morte di quei due non era tutta dispersa la semenza Ghibdlina: altri faziosi, rimanevano pur anche, e si doveva, o punirli o persuaderli a ravvedimento. Ecco pertanto ciò che fece il Pretore Ferrapecora. Accese una candela da un denaro, e postala sulla Ringhiera alla presenza del popolo, citò Bonincontro dallo Spedale, Polo, dei Conti, Dinadano Simopiccioli, e gli altri di sopra nominati, a comparire alla sua presenza prima che la detta candela finisse, e quivi difendersi da quanto loro era apposto. E finita la candela, nè essendo Annal. Boi. T.II. 60