Stai consultando: 'Annali della cittą di Bologna dalla sua origine al 1796 Tomo Secondo', Salvatore Muzzi

   

Pagina (475/636)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina      Pagina


Pagina (475/636)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina




Annali della cittą di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Secondo
Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino, 1840, pagine 639

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

Aderisci al progetto!

   
[Progetto OCR]




[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   BOLOGNESI
   47 r
   Ramponi , uscirono ambidue in campagna con du-gento cavalli e cento cinquanta pedoni , e con parte della Tribł di Porta Stiera, per passare so-
   £ra Panico, e far guerra ai Conti di qnel Castello:
   [a Rodolfo e Paganino (come narra il Ghirardacci ) essendo spertissimi dei luoghi, tesero agguato in istrette gole alle milizie avversarie, e ne fecero macello, lasciando morti presto un rivo molti soldati ģnsiem coi due Capitani : onde poi ' si ritiene che quel rio ricevesse il soprannome della Sconfitta. Ma non molto risero quei da Panico ; chč vennero cacciati in bando da Baragazza e Mongardino; e il loro » Castello cadde in dominazione de' Bolognesi, che lo munirono e vi poseru guardie. Indi presero Casio, e inutilmente tentarono la conquista di Stagno.
   E in processo di tempo (3 Settembre) il Consiglio elesse ventiquattro Savi perchč distribuissero l'estimo della Cittą, i quali, avendo posto residenza nel Vescovato, scelsero quattro nunzi, uno per ogni Tribł, perchč esaminassero diligentemente il valore di tutti i beni mobili ed imobilf, e ne dessero ragguaglio. E poco appresso (17 Settembre) perchč Sasso Negro, posto di lą dal Sillaro vicino a Sasso Leone, era per ogni parte confinato da'faziosi , il Pretore nostro vi mandņ grosso presidio di soldati, e munizioni e balestre da due piedi. Cosi pure fortificņ alla pianura Persiceto, cavandovi fossi d'intorno, e fabbricandovi palancati, batti freddi e ponti levatoi: alle quali fortificazioni concorsero pure i terrazzani di Crevalcore. E questi lavori tutti vennero presieduti da dieci esperti Bolognesi. Furono inoltre fortificati i due Borghi sopra e sotto di sant'Agata, con direzione di Bombo logno Pepoli e di Bartolommeo Tolomei.
   Eletti gli Anziani e i Consoli del mese di Ottobre , giunsero in Bologna alcuni Ambasciatori dei Fiorentini ( 7 Ottobre ), ed entrati nel Consiglio esposero a nome di tutti i loro Maestrati come Gerio di Ugolino da Filzone e Franceschino degli Ubaldini avessero dato a quei di Fiorenza il Castello