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ANNALI
di Monte Accianico, per cui dotevano liberarsi da condanne e gravezze su questa possessione. Ed esponevano in oltre che il detto Gerio con Francesco e con tutti gli altri della famiglia venissero accettati dal Consiglio come amici e devoti del bolognese Comune, rimettendoli alla possessione dei loro beni, così alla montagna che al piano : laonde il Consiglio, trovando eque le loro ragioni, e quei di Gerio e gli Ubaldini cassò dal libro de' banditi , e in tutte loro dimando fece paghi. Ciò stesso adoprò con Belbo e Tommaso da Roncastaldo con Zoenne di Vanno de' Medici da Fiorenza , con altri delle corti di Bisano, di Pianoro, di Sassadello, e di altre limitrofe.
Avuto adunque i Fiorentini Monte Accianico in Mugello dagli Ubaldini, lo raserò dalle fondamenta ; e perchè più non si rifacesse, fecero edificare al piano il paese di Scarperia e, passando l'Apen-nino, guastaron tutte le terre che gli Ubaldini possedevano, perchè costoro a quei giorni erano tramutati, almeno in apparenza, di Guelfi in Ghibellini.
Fu questo all'incirca il tempo in cui si pose non curanza e discordia tra Azzo e Francesco fratelli Estensi : fu pur questo il tempo in che il Marchese Maurello e Bino da Gubbio entrando' in Pistoia, ne cacciarono i Vergellesi coi loro aderenti; mentre Fiorenza e Lucca malmenavano Pistoia. E nella Lombardia i Bresciani, i fuorusciti di Bergamo e quei di Verona passarono sopra Bergamo, che per buona ventura ebbe sostegno dai Milanesi. Molte altre Città parimenti tumultuarono. E in tali dissensioni avendo parte mai sempre i Ghibellini, disegnavano danneggiare la Chiesa Romana , e il Comune di Bologna, e la parte dei Geremei , e i collegati per fatto di Napoleone Orsini Cardinale.
In questo mentre gli Ambasciatori di Parma e di Giberto da Correggio Capitano di quella Città, vennero a Bologna, e chiesero fra le altre coso