Stai consultando: 'Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796 Tomo Secondo', Salvatore Muzzi

   

Pagina (479/636)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina      Pagina


Pagina (479/636)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina




Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Secondo
Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino, 1840, pagine 639

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

Aderisci al progetto!

   
[Progetto OCR]




[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   bolognesi
   48i
   ANNO DI CRISTO 150T.
   Nioola Buonvicino o Bonvicino , del quale più volte abbiam fatto cenno negli ultimi anni pec noi esposti ai leggitori, venne stretto prigione a mezzo o poco oltre del Novembre del i3o6 : e siccome narrano gli storici nostri che non fu rimesso in libertà se non dopo settantatrè giorni di prigionia, così apparisce ch'egli non fece ritorno alla patria se non in quest'anno onde noi ragioniamo di presente , cioè suU* uscir del Gennaio o sull' entrare del Febbraro. Perciò non sarà inutile parlare qui del Bonvicino un po' distesamente, sia per obbligo d'annalisti, sia per l'importanza del fatto, che tornerà allettevole ed utile a quanti sentono la carità della patria, ed il fulgore della virtù. Stare-moci adunque alle parole degli storici, ma più spezialmente al quinto Almanacco Bolognese del Calcografo Salvardi.
   Aveva il Bonvicino sostenuti i più gravi incarichi della Repubblica, ed essendo in tutti riuscito con vantaggio di questa, ben a ragione lo presceglievano i nostri ad Ambasciatore in Toscana, mandandolo ivi per secreto cose, e per conoscere ad un tempo i veri fini della politica di colà, sendochè certi recenti fatti, i quali tornavano ad ignominia de'Guelfi, ebbero posto in grave angustia le Città di questa parte, e spezialmente Bologna, cui doleva all'animo la miseranda strage di Pistoia. Nicola adunque, passato il munito Bianoro, e Loiano, e san Michele ad Alpes o Scaricalasino, e Pie-tramala, e la Montagna di Foo, discendeva verso Monte Carello, al bivio che mette per un lato a Firenze e per l'altro a Barberino ed a Prato ; e tenuta la sinistra viaggiava calando verso Fiorenza, quando taluno del suo seguito lo fece avvisato del Annal. Boi. T, IL 61