BOLOGNESI
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Marsilio Rossi da Parma. Alberto da Mangone fa dal Consiglio eletto Capitano della montagna per .tre mesi, a fine specialmente che perseguitasse i Conti da Panico, nemici del Comune di Bologna; e n* ebbe molti cavalli e cento pedoni. Il che saputosi dagl'irrequieti, si diedero a far peggio; assalendo ora i viandanti e spogliandoli, cacciando altre volte questi abitatori della montagna fin dalle proprie case, con inaudita violenza ; siccome fecero agli uomini di Yedegheto, che costrìnsero ad abbandonar loro stanze, e ricorrer per aiuto al Senato, il quale giovolli di commestibili e d'uomini , e per alcun tempo li fece scevri di tasse e d' altri obblighi , togliendo per ciò a* Ghibellini quanto più poteva, e punendo su de'loro beni il male che già recarono ai Guelfi.
E nella Chiesa antica di santa Maria Maggiore (20 Gennaio) furono fatte alcune provvisioni dai Massari della Società della Branca, e da quattro Sapienti eletti per ciascuna Tribù delle seguenti Società: della Branca , del Griffone , delle Spade , del Leone, de'Beccari, dell'Aquila e delle Stelle, le quali avevano giurato difendere e conservare l'onore e l'utile della Città di Bologna. E le loro provvisioni furono queste: „ Che perpetuamente si dovesse conservare e difendere la parte della Chiesa e de'Geremei della Città di Bologna, acciocché la perfìdia de' Lambertazzi, che ogni giorno si scoprivano viemmaggiormente nemici, e che seminavano male sementi contra la Chiesa e contra il popolo di Bologna, venisse abbassata : che il Pretore, il Capitano del popolo, insieme co' suddetti Sapienti si oprassero di ridurre a pace e concordia tutti quelli della parte Geremea e di Chiesa, che fossero tra loro discordi , dovendo inoltre procurar l'utile e la salute della Città, e che gl inimici della Città fossero perseguitati, e se possibil fosse anche annichilati. E perchè queste cose meglio si eseguissero, i Ministrali offersero sè stessi ed i compagni di dare aiuto e favore al Pretore ed al Capitano