BOLOGNESI
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volendo fortificare il Castello di Nonantola (narra .il Gbirardacci ) che avendone già cominciato il restauro, prosegui Ilo; e terminò una torre assai forte, con merli, baraccante ponti levatoi d'ognintorno lungo la fòssa, ponendo sull'alto una campana , che sul finire del sestodecimo secolo ancora .esisteva, senza che però vi fosse epigrafe o stemma onde potesse argomentarsi che quella fu opera de' Bolognesi.,
E scorrendo il Dicembre, entrò alla Pretoria di Bologna quel Bertoldo Malpigli da Samminiato, del quale abbiam detto in principio d'anno: onde si vede che il Fiorentino Bustichi durò in ufficio poco meno di dodici mesi ; che pur si vede dalle scorie dell' anno che segue, come il Malpigli stette Pretore fra noi anche in esso corso di tempo. E Graziolo Boatieri (i5 Dicembre) che a nome del Comune era Rettore della Chiesa e dello Spedale del Ponte Nuovo di Reno, e di tutti i Beni a questo attinenti, rinunziò la detta Rettoria, ed entrarono in sua vece Castellano Gozzadini e Stefano de' Marsili , con patto che dovessero pagare cento lire annue al Comune di Bologna nella festa di san Pietro, in Giugno, e che facessero la spesa del Pallio in detta festa, tenendo inoltre, a lor carico, un cavallo in servigio degli eserciti del Comune nostro, e facendo l'inventario di tutti i beni mobili ed immobili di detta Chiesa, e dello Spedale e del Ponte.
Ed ecco ora le provvidenze pubbliche di quest'anno: Castel san Polo, guasto dal fuoco, venne restaurato e rimesso in istato forte da' nostri ; così fu difes d' uomini Casio. Il Ponte di legno al Serraglio di Galliera, venne riedificato in pietre con buon cemento di calce. Sarazono, Sambuca e Stagno , Castelli nostri montani , vennero provvisti d'arcieri, perchè vessati da'confinanti nemici. Ed al Reno in qua e in là si fecero saracinesche sulle sponde per difensione delle campagne adiacenti.