Stai consultando: 'Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796 Tomo Secondo', Salvatore Muzzi

   

Pagina (509/636)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina      Pagina


Pagina (509/636)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina




Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Secondo
Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino, 1840, pagine 639

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

Aderisci al progetto!

   
[Progetto OCR]




[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   BOLOGNESI
   Procolo, i quali (18 Luglio) mossero per l'assedio; e giunti poco lungi dal Forte, ivi stettero in pie di battaglia con mangani e trabucchi per quaranta giorni ; a capo de' quali, trovandosi rotta la pace fra'Veneziani ed i Ferraresi, incominciarono a maniera di conflitti quelli che prima non erano se non badalucchi. E in quest' occasione i Veneziani usciti nottetempo del Castello, scorsero per le campagne pazzamente verso Porta san Biagio , e dati nei Ferraresi, furono aspramente alle mani, e n'ebbero gli scorridori la peggio.—II Pelagrua pertanto coi nostri , veggendo come per tutto questo non cessavano quei di Vinegia dalle ostilità, posersi deliberatamente in campo per isconfiggerli ; ed arsero una specie di Castello di legno che coloro si erano costruito, i quali con precipitosa fuga salvaronsi. Ma ritornati poi alle onese, ed ostinati nel tenersi a que' posti dove accampando si vennero , accadde che da ultimo il Legato se ne sdegnasse altamente, il quale scrisse della cosa al Pontefice: e Clemente si turbò di tal procedere de' Viniziani, e minacci olii d'interdetto e di confiscazioni, se non mutassero pensieri ed opere : anzi minacciolli d' una crociata ove non cedessero. E sopra di ciò scrisse ancora ai Bolognesi una lettera esortatoria, piena d'animatrici ed amiche parole (9 Agosto).
   Intanto giunsero a favore di Chiesa altri dugento soldati de'Bolognesi, cui aggiùnse il Consiglio altri soldati a cavallo e molti balestrieri con mangani ed altri stromenti militari : e nel frattanto che si attendeva deliberazione e risposta de'Veneti , passarono all' assedio del Castello di Stagno, che da quelli da Panico e da altri ribelli era stato occupato. E la fortezza di Sambugone nel Frignano fu restaurata e munita dal nostro Giovanni de'Pepoli , a nome del Comune di Bologna. E perchè gli uomini del Castello di Varignana talmente fra lor contendevano, che il luogo minacciava di andar in rovina, volle il Consiglio provvedervi, e destinò a pacificatori Paolo Zambeccari, Ugo Fabbro,