ANNALI
P«tricino Ranieri, Orlando di Pietro e Ranuccino di Deodato ; i quali avendo potestà molto ampia , ridussero finalmente a pace la discordia insorta per gravezza di estimo e mala ripartizione di tasse, le quali furono dagli arbitri Bolognesi moderate , e scompartite con ogni intenzione di equità.
Mentre si facevano queste cose , vennero Amba-seiatori di Reggio a Bologna, chiedendo al nostro Consiglio un Pretore pel loro paese : ed ecco gli Anziani e i Consoli scelsero due uomini per ogni Tribù; i quali oltrepassassero l'età de'quarant'anni; poi li misero a voti e la pluralità toccò a Guglielmo de' Guidozagni, il quale, tanto modesto quanto degno dell' incarico, rinunziò tale onore ; onde il Consiglio tornò ai voti , e fu mandato ai reggiani Bartolino da Sala. — Il Castello di Aiano erasi nel frattanto ammutinato, ed il Consiglio vi mandò genti ad umiliarlo, le quali , dopo avere scorso il paese col ferro e col fuoco, lo strinsero d' assedio, e dopo cinque dì lo ebbero a patti, e postevi guardie si ritornarono alla Città. — Lugo e Bagnacavallo vennero dal Senato nostro fortificati.— Salomone di Errighetto con Jacopo de* Rizzoli, battevano in questo mentre coi loro militi le terre di Guia e di Montorsello; ed in uno de'conflitti Salomone cadde in mano -de'nemici (27 Luglio); e mandato a Modena, vollero i Bolognesi riscattarlo , ed ebberlo in libertà facendone cambio con Bonino da Modena che nel fatto d'armi di Marano e di Campiglio, poco tempo prima avvenuto, era rimasto prigione.
Ora Giuliano di Graziadio Dottor di Legge, trovandosi in Ferrara, ed avendo operato tutto quel meglio che poteva a favore del Pontefice nelle didiscordie fra i Ferraresi, i Veneziani ed i Felsinei, ottenne a compenso la grazia e la promessa dai Nunzi Papali di veder restituito lo Studio e la primiera libertà alla Città di Bologna, con tutti i privilegi dei quali godevano prima delle calende di Marzo i3o6, quando dal Legato Orsini ne furono privi.