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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Secondo
Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino, 1840, pagine 639

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a cura di Federico Adamoli

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   . 5i6
   ANNALI
   In questo mese stesso trovandosi Ottaviano Bur-cio giovinetto parmense distenuto nelle forze di Gallesio da Roviglia, la famiglia di Ottaviano lo ebbe libero mercè la mediazione dei nostri. E nel tempo stesso il Castello di Ravarino, a mezzo del loro Sindaco Crisino Rozzari si sottopose al Comune e al Popolo di Bologna. Ciò stesso fece Pan-zano, e poco dopo Bazzano ancora, con Savignano e Cigliano.—Nel medesimo torno di tempo facendosi un parlamento dai Guelfi nella Toscana presso Castel Fiorentino, i Bolognesi vi mandarono i loro Ambasciatori, perchè bramavano distornata la venuta dell' Imperatore Enrico fra noi : e a questo fine medesimo , Roberto Re di Napoli e Reggitor di Romagna unì suoi Nunzi ai nostri, per maggior sicurezza.
   Durante quest'anno fu provveduto lo Studio di nuovi Lettori, fra i quali Egidio da Cremona pel Decreto ordinario, Usberto pur da Cremona per la lettura straordinaria dell' Inforziate, e Guidetto degli Orti Reggiano per lo straordinario insegnamento del Decreto. E sullo scorcio dell'anno (14 Decem-bre) il Pontefice nominò Bologna ed i suoi ufficiali per famigliari proprii, concedendo che niuno se non' lui potesse affligger di censure Bologna, e che niun chierico della Città sentisse le pene già inflitte dall' Orsini Legato.
   Le provvidenze pubbliche per tanto sono queste : l'acqua del Reno introdotta in Bologna per isca-, vato canale dalla Canonica alle Moline della Città : l'acqua della Savena similmente condottavi. Molti luoghi pii, soccorsi di grano dalle dieci alle venti corbe: la chiusa del Reno racconciata: Marano Ca-, stello provveduto di cento corbe di grano per sostegno de'suoi: il Castello di Dozza non lungi da Imola, e quello di Montecaduni fortificati. Le quali provvidenze a chi ne richiese, e le quali fortificazioni alle Castella, vennero tutte affidate alla perizia, alla prudenza, all'attività ed al bel cuore di Romeo di Zerra de' Pepoli, uomo di bellissima