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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Secondo
Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino, 1840, pagine 639

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a cura di Federico Adamoli

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   . 5i6
   ANNALI
   Ventura Priore di san Damiano: ed ambidue a nome di tutti i religiosi Bolognesi si presentarono ed offersero pronti a fare nel generale Concilio ciò che meglio piacesse all'Arcivescovo Rainaldo. Quivi adunque con ogni maturità e diligenza si trattò del fatto dei Templari, e molte costituzioni si fecero per integrità della cattolica fede e dei costumi universali: e perchè quivi restarono alcune cose alle quali non si potè metter fine, così 1' Arcivescovo Rainaldo ordinò che far si dovesse in Bologna un altro Concilio. Ma poi lo trasferì in Ravenna, dove il nostro Bolognese Armannino Ghisilieri Vicario del Vescovo di Comacchio intervenne in nome di lui infermo, e sostenne con molta dottrina la sapienza e la gloria Felsinea.
   In questo volger di tempo Roberto re di Gerusalemme essendo stato con molta istanza cercato dall'Arcivescovo di Ravenna, da Uberto Vescovo nostro , e da quelli di Faenza, d'Imola, di Comacchio, di Cervia e di Forlimpopoli, affinchè venissero confirmate le libertà ed immunità già concedute loro da sommi Pontefici e da Principi cattolici , levando dalle mani de' possessori ingiusti le robe e i beni delle loro Chiese ; esso Roberto scrisse a Nicola Caracciolo suo Vicario nella Flaminia perchè con Ogni diligenza del tutto s'informasse, e fido ragguaglio ne desse, acciocché potesse farne giusta ed onesta provvisione (a3 Febbraio). E finito il Concilio in Ravenna sul fatto dei Templari, venne determinato che Bartolommeo Tencarari, Alberto degli Arienti, Pietro da Monte Cucco, Alberto da Berzano e ' Giovanbuono , tutti Templari , dovessero quanto prima venire al cospetto del Vescovo nostro, e purgarsi di quanto loro èra stato apposto , adducendo sette testimoni che la vita e la professione ne conoscessero, e che potesser decidere ed affermare se la loro vita fosse di cattolici o no. Ora il Tencarari, avendo con esso lui alcune lettere e scritture, le presentò al detto Vescovo di Bologna , ed egli apparve onesto ed irreprensibile ;