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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Secondo
Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino, 1840, pagine 639

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a cura di Federico Adamoli

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   . 5i6
   ANNALI
   ANNO DI CRISTO 1312.
   Due Pretori e due Capitani stettero in ufficio tra noi : Pino Vernacci Cremonese e Nello Guelfoni da Gubbio, furono i primi ; Ranieri da Canossa e Ram-bertuccio Orgogliosi da Forlì furono i secondi. — In questo entrar d'anno Guglielmo Cavalcabò fuoruscito Cremonese attaccò ed ebbe la Città propria ; ma poi che un nunzio d'Impero ebbe sconfitto ed imprigionato lui ribelle, i suoi aderenti fuggironsi, ed a Bologna ripararono.
   In questo torno di tempo infestava la montagna nostra un tal Rodolfo di Gualterio da Cuzzano, il
   3uale metteva spavento e strage dappertutto, e che ato da ultimo nelle mani de'soldati nostri, venne arrestato co'suoi, e con esso loro qua e colà lungo le vie appeso ai più alti alberi.—Intanto il Consiglio de'quattromila ordinò che si allestissero quattrocento cavalli, e sopra di ciò fu deputato Bartolommeo di Domenico de' Tolomei ; Domenico di Benvenuto da Serravalle, Jacopo di Pietro d'Arge-lata, Gerardo di Bonaventura de'Paleotti e Tisolo di Rolandino degli Amisi, i quali due ultimi eran Notai. Organizzò pure dugento fanti , cento balestrieri ed altri dugento cavalli , acciocché stessero apparecchiati ad ogni servigio degli amici della Lombardia.
   Frattanto l'Imperatore Enrico discese in Italia , ed ebbe antagonista Re Roberto di Napoli, il quale sostenuto dalle Città toscane insieme alla nostra Bologna, corse a Roma per impedirne (ma invano) l'entrata ad Enrico; il quale, nella Basilica La-teranense fu incoronato Imperatore da quattro Cardinali mandati in Roma a tal fine da Clemente Pontefice: dopo di che si tenne che passar volesse in Toscana; laonde i Fiorenti, cui molto spiacque