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ANNALI
sepoltura al morto Conte, dopo solenni esequie a lui celebrate nella Chiesa di san Domenico. — £ volendo il Senato che nuova moneta si coniasse nella Città, elesse i deputati a far sì che secondo la forma degli Statuti del Comune di Bologna la detta moneta si battesse : e furon questi Primi-rano da san Giorgio e Galeotto de' Mezzovillani Procuratori della Mercanzia ; e Giacomo di Leonardo Procuratore del Cambio della Città di Bologna , oltre Giacomo Sassolini , Lambertino da Stilante e Bittino di Jacopo Boattieri.
Or vengo a narrare un tal fatto , che se noi trovassi registrato in ogni Cronaca e in ogni Storia della mia patria, sarei tratto a giudicarlo sogno d'infermo o poetica favola per trattenere con istrani racconti le brigate. Ma perchè noi trovo taciuto in veruno scrittore, non posso io pure tacerlo. Erano alcuni Bolognesi, dentro e fuori della Città, addivenuti oosì sfrenati e disobbedienti ad umane e divine leggi, che licenziosamente vivendo , commettevano infinite ribalderie sulle persone e sulle cose d'altrui: il perchè dal popolo venivano chiamati Lupi rapacif perchè a guisa di lupi mai non empivano la bramosa voglia, e dopo il misfatto eran più avidi che prima. Di che il Senato avvedutosi ed avvertito, e preconizzando qualche gran _ , .1 ,rovvedere siffattamente
spuntasse per averlo poi a recidere dopo sorto. E però con pubblico bando impose a tutti i cittadini ch'erano fuori dovessero ritornare alla patria, e fra certo termine presentarsi al Senato ; e impose d'altra parte che moltissimi dei Galluzzi , dei Dotti, dei Bjiosti, degli Asinelli, dei Liazari, dei Bocca-difejro, e di parecchie famiglie insomma non appieno quete e sicure, dessero idonea sicurtà di stare ed abitare nella Città di Bologna coi loro figliuoli e nipoti, nè d'indi partirsi senza licenza in iscritto data dal Consiglio, e per cinque giorni soli ; rinnovando, ogni anno al Gennaio la detta sicurtà: e
anziché aspettare che