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Annali della cittą di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Secondo
Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino, 1840, pagine 639

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a cura di Federico Adamoli

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   5Co
   ANNALI
   a spese di quel Comune, entro un avello di pietra eretto nella facciata di san Giovanni in Canale , dove pochi giorni prima era stato deposto un figliuol suo. Ed alla tomba dell' uomo insigne, al quale successe nell' ufficio il nipote Maghinardo , venne posto il seguente epitafio :
   Quatuor et deni tricenis mille sub annis
   Hic est inclusus Paganinus nomine dictus, Nobilitate Comes de Panico et inclyta proles
   Hostis prostrator, largus virtutis amator Jpse caput guerrae ac tota metuendus in urbe
   Et se cum genitus Cinellus nomine dictus.
   Avevano intanto i fuorusciti di Pistoia avuto in loro dominio la Rócca nuova e la vecchia ; ed essendosi dati a fortificare la Castellina , Margliana , Gasare, Fagno, Momigno, Montagnana e Vinaccia-no, cominciarono a travagliare la patria, scorrendone il Distretto fino alle porte; il che vedendo i Fiorentini, che ne avevano cacciati i Faggiolani e ne tenevano la custodia , fecero subito ricorso al Re Roberto, il quale vi mandņ un suo fratello con opportuno aiuto di trecento cavalli: ed altrettanti ne spedirono i nostri, con buon numero di pedoni.
   In questo volger di tempo (a6 Luglio) i Bolognesi elessero Michele di Adamo Ambasciatore a Ferrara, per conchiudere certi patti antichi trattati gią fra Azzo il vecchio Marchese Estense, ed il Comune di Bologna ; e Pietro da Manzolino passņ nunzio al Conte della Romagna per alcune lettere del Re Roberto , le quali imponevano che i banditi e ribelli del Comune di Bologna non dovessero abitare nelle terre di lą dal Sillaro , nč in quella di Medicina ; e che tutti i cittadini che quivi avessero possessioni, non potessero venir forzati a pagar dazi o gabelle. Poi mandarono quaranta graffi , i quali erano grossi uncini astati per
   I