BOLOGNESI
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   elezione d'ottocento soldati per comodo della Città e per servigio de'confederati, ne fece mostra sulla Seliciata di san Francesco (7 Novembre) dove vollero che ciascun soldato comparisse co'suoi cavalli e colle armi; e finita la rivista, fecero ancor comparire e scrivere quattrocento balestrieri , milizia molto usata a que' tempi, ed assai utile nelle fazioni e nelle guerre d'allora.—Nel medesimo tempo si fece tra collegati Guelfi un parlamento nella Città di Fiorenza, ed ivi fu decretato di procurare , fra l'altre milizie, mille soldati Francesi, dividendo fra'collegati il gravame del loro stipendio. E gli Ambasciatori eletti per ispedirli in Francia, furono Lancia de-' Garisendi, e Bartolommeo da sant' Alberto ; e quelli che mandarono al Re Ro--berto furono Gerardo da Baragazza Sindaco, e Bar-tolaccio di Domenico di Tolomeo.
   Ed ecco ora le pubbliche provvidenze che prese il Comune in quest'anno: fabbricò la Chiesa delle Vergini del Monte della Guardia, ora di san Luca; alimentò con ogni mezzo d'incoraggiamento l'industria delle Sete, la tessitura dei Zendadi, il commercio de' Veli ; ordinò che si officiasse ogni mattina agli altari delle quattro Cappelle dette le Croci della Città, dove forse ab antico erano i limiti della prima estensione a cui pervenne Bologna, non già una cerchia di mura, perchè non se n'è mai scoperto nè vestigio alcuno sopra terra , nè traccia di fondamento. Provvide pure il Comune al pubblico Studio, concedendo ai Rettori del medesimo cento lire per salariare un Dottore che pubblicamente leggesse il volume della Ragion Civile, dov' erano utilissime Costituzioni Imperiali antiche ; aiutò la erezione della torre de'frati di san Gregorio presso Bologna, dov'oggi è la Casa di Ricovero; rifece il tetto al Palazzo vecchio del Comune; racconciò la torre del Capitano del popolo eh' era guasta ; la Chiusa di Reno con molta spesa restaurò ; fece si che venisse portata a termine, dopo quarantotto anni circa di lavoro, la Chiesa degli Eremitani di