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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Secondo
Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino, 1840, pagine 639

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a cura di Federico Adamoli

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   BOLOGNESI 565
   ©on. pietre si posero contro di lui, e tumultuarono sulla pubblica piazza. Alla fine però venne quotato il tumulto, e gii accusati a torto furono conosciuti innocenti e liberati ; ed il Consiglio elesse alcuni Ambasciatori, chierici e laici, acciocché andassero al Re Giovanni per fare le scuse dell' accaduto : e furono essi bene accolti, e le loro scuse di buon animo accettate.
   Verso il finire del Settembre giunsero in Bologna Ambasciatori dei Conti di Monte Felico, nobili di Valbona e fedeli amici de' Bolognesi, per ottenere aiuto contro de'Ghibellini che assediavano una loro fortezza; ai quali il Consiglio diede un Ambasciatore e cento soldati. Qualche tempo prima di questo fatto aveva il Conte Federico da Panico promessa per iscrittura al Capitano del popolo, ed agli Anziani ed ai Consoli di Bologna di restituire loro la fortezza ed il Castello di Montasioo, e liberare le genti di Fantino da Pietracolora ; ma non aveva peranche effettuato cosa alcuna: il perchè il Consiglio gli feoe intendere che se non osservava le promesse fatte , scorso il mese di Settembre lo dichiarerebbe ribelle, e metterebbelo bandito, mo* vendogli viva guerra.
   Fu in questo tempo che la Città nostra mandò tre Ambasciatori al nuovo Pontefice Giovanni XX1L per fargli omaggio e rallegrarsi della sua incorona* zione ; i quali Ambasciatori recarono in dono ai camerieri del Papa molti fiorini d'oro, e gran quantità ne offersero al Cardinale Arnaldo Pelagrua avvocato difensore e protettore della Città di Bologna presso la Corte Romana.
   E sui primi di Novembre (5) il Consiglio ordinò una nuova Compagnia, se non forse rinnovellò la Soppressa, chiamata della Croce, composta di due* mila uomini, cinquecento per ogni Tribù del popolo, e di cittadini Geremei, nati dentro le mura. Ed a ciascuna delle quattro parti di essa Compagnia , assegnò tre balestre grosse e venticinque minute. I quali soldati tutti avrebbero nelle case loro Annal. Boi. T. IL 7»