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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Secondo
Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino, 1840, pagine 639

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a cura di Federico Adamoli

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   BOLOGNESI
   
   quanto nell'anno venturo. E tutti insieme costoro fecero visitare le Castella e terre e fortezze Bolo-, gnesi verso il confine di Modena, e provvidero soldati e munizioni, e quanto necessitasse per tener fronte ai nemici in caso di bisogno. E fatta ogni, diligente provvisione diedero a Giberto ed a Ce-, rardo dugento valorosi cavalieri, dei quali si gioverebbero all'uopo: e cento ne mandarono in favore de' Bresciani, affinchè potessero rintuzzare la baldanza de' nemici, e mostrar loro che non sempre canta vittoria chi vìve di sangue e di oltraggio.
   ANNO DI CRISTO 1517.
   Non due ma quattro Pretori avemmo in quo» st'anno; indizio di mal governo e di malcontento t Nicola Bandini da Siena, Maluccello de'Mal uccelli da Genova, Giovanni dal Sasso e Brandeligi Piccor lomini. Avemmo inoltre due Capitani del popolo: Guido Savina da Foiano di Reggio, e Giovanni degli Atti da Sassoferrato.
   In questo mezzo Guidinello da Montecuccolo con altri fuorusciti nemici de'Bolognesi, occuparono il Castello di Castiglione de'Gatti, e quivi fortifica-ronsi, per renderlo non solo forte ma inespugnabile ed imponente alle forze de' Bolognesi. Ma il Consiglio inteso ciò , senza punto tardare , tolse due delle Tribù della Città, cioè di Porta Stiera e di Porta Ravegnana, e quattrocento guastatori del Contado, e mossero incontanente ad umiliare il nemico, il quale inteso l'apparecchio che mi-nacciavalo dappresso, fuggì dal luogo, e lasciollo in mano dei nostri, che senza oprarvi colpo di spada lo presero e distrussero, acciocché gl'inimici non vi ponessero più nido.
   Ed Uberto Vescovo di Bologna , che alla corte del Papa in Avignone si trovava , per sue lettere