Stai consultando: 'Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796 Tomo Secondo', Salvatore Muzzi

   

Pagina (570/636)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina      Pagina


Pagina (570/636)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina




Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Secondo
Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino, 1840, pagine 639

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

Aderisci al progetto!

   
[Progetto OCR]




[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   5 74
   ANNALI
   facendo scrivere il tutto da idoneo Notaio, e rimettendo la cosa nelle mani degli Anziani e dei Consoli, e de'Sapienti della Città e del popolo di Bologna. Fu ancora nel medesimo tempo trattata ^ ' * 'Manfredi, ~ ' 1 '
   fatti i capitoli, ai quali, per maggior fermezza e per onore di Bologna, vollero che si ponesse il sigillo della patria nostra, e che i sopraddetti capitoli fossero, per mano di pubblico Notaio » regi- ' strati nel libro del Comune felsineo.
   Pertanto i nostri mandarono alla Città di Fiorenza per loro Ambasciatore Guglielmo de'Magnani per trattare e negoziare alcune cose a favore della parte Guelfa. £ perchè in questo tempo avvenivano molti omicidi, e commettevansi molti mali con un grandissimo danno e disturbo del Castello di Pian-caldolo, che veniva grado a grado devastato e deserto ; il Senato che intese questo gran disordine, vi mandò un Capitano con gran numero di soldati e di balestrieri, i quali non cosi tosto arrivarono al Castello, che tutti i rumori quetaronsi, e fu in istato sicuro il Castello medesimo, e gli abitatori vennero aiutati, per fortificarlo di ogni cosa necessaria : ciò stesso fecesi a Pietracolora ed a Sasso-molare.
   Sotto il governo degli Anziani e dei Consoli del Luglio furono fatte le Tavole dove si scrissero tutti i privilegiati della Città di Bologna, i quali, pagati ai quattro depositarii eletti a ciò soldi dieci e dodici danari piccioli di Bologna in ricognizione del benefizio d'essere stati privilegiati, potevano portare armi offensive e difensive liberamente per la Città, pei borghi e sobborghi, ed in ogni altro luogo a piacer loro : ed erano pure abilitati agli onori, ed uffici come tutti gli altri abitatori ammessi da lungo tempo al privilegio ; con facoltà inoltre di sostituire in luogo proprio, figliuoli, fratelli , nipoti o parenti, e colla gravezza che sempre stessero vigilanti ed apparecchiati alla difesa
   Guidone