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di Roma; passa per Bologna con gran seguito di genti, e vi trova aumento a sue forze. — Gagliarda contesa fra gli alunni del nostro Studio, e leggi stabilite per la concordia. — Morte del Maestro Odofredo il giovine. -— Alcuni Bolognesi vanno altrove Magistrati.
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Carlo d'Angiò coronato in Roma, di-, scende nella Puglia per contrastare a Manfredi la Sicilia; s'attacca battaglia e Manfredi vi muore. Carlo è signore di Sicilia; ma ingrato, diffidente, ed aspro com'era, fa pentire il Pontefice d averlo innalzato. — Goffredo di Belmonte Legato è in Bologna per lo Pontefice , e adopra ad umiliare i Ghibellini Lombardi. — La fazione Guelfa s'innalza sull'avversaria ornai dappertutto: anche in Toscana, dove i no-stri Godenti Loderengo degli Andalò e Catalano di Guido d'Ostia, ch'erano spediti dal Pontefice a riordinare le cose, mostrandosi parziali pe' Guelfi, sono forzati a dimetter r ufficio.—Discordie fra il Vescovo ed il Comune d'Imola, cui impone il nostro di non attentar contra il Vescovo. — Diversi Bolognesi vanno Pretori in Lombardia o nella Emilia.
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Permute e cessioni di terre frai Modenesi ed i Felsinei. — Incominciano in Bologna le zuffe tra1 Ghibellini ed i Guelfi, tra'Lambertazzi ed i Geremei. — Diverse turbolenze inoltre per troppo rigore del Podestà, che fugge di Bologna. — Guerre in Italia fra Carlo d' Angiò re di Sicilia e Corradino rampollo della casa di Sve-via.—Si raccompongono le dissensioni dell' Emilia ; Bologna accorda pace con Ravenna.— Providenze per ristorare l'esausto