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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Secondo
Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino, 1840, pagine 639

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   I nostri mandano uomini all'esercito dei Fiorentini per assisterli contro a'Pisani.— Alidosio da Imola infesta la montagna , ì nostri ne lo cacciano, e ne hanno lodi e grazie dal Legato e Rettore IIdebrandino, che fanno cittadino Bolognese.— Egli era de'Guidi d'Arezzo ; e v'hanno molti Guidi fra' cittadini nostri. — Imola, Medicina e le loro pertinenze sono affidate alla custo-dia de' Felsinei, che vi mandano Pretori a loro elezione. — Grande opera di riparar zione al Canale del Naviglio.
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   Per opera di 'Rolandino Passaggeri acquista gran fama V Università de'Notai.— Alcuni faziosi infestano il Contado ; Puz-zetto di Ricciardo, uno di loro, bade prigione del Comune e lascia i delitti sul patibolo. — Minacce •aspre a chiunque fosse mal fido. — Ildebrandìno Legato scrìve ai nostri per istringerli in concordia con quelli d'Imola; ed i nostri rispondono con molta accortezza. — Il Pretore impedisce a quelli di Fognano di danneggiare i Bolognesi lavorando indebito cavamento nel S illaro.— Scrivono i nostri ai Padovani perchè non vogliano cacciare i banditi Felsinei, che stanno a rifugio fra loro ; e scrivono ad Imola per impetrar pace fra varie terre di quel Contado. — Obizzo da Este , fatto amico nostro, regala al Comune un Leone vivo. — Obizzo muore , ed Azzo , figlio ed erede suo, protesta molta amicìzia ai Bolognesi — / nostri mettono pace fra esso Azzo e diverse Città italiche. — Il Pretore d'Ancona scrive lettera intorno a cose di commercio. — Ildebrandino monda censure ai Bolognesi per alcune possessioni che ad onta sua si tengono ; ma in fine le revoca, ed è pace.—