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l'offerta, e si fa protettore di Bologna.— Ordinazioni del Vescovo nostro per mettere disciplina e decoro nelle bisogne ecclesiastiche.—Sono fatti i Capitani pei Castelli della Provincia, e quasi dappertutto se ne pongon due, un nobile ed un popolano. — Matteo Visconti Capitano di Milano propone lega ai nostri. — Il Consìglio de' Sapienti si volge ai Fiorentini per mediazioì ne ad aver tregua col Marchese Azzo. — ¦Diversi cittadini nostri escono Pretori in quest'anno nella Lombardia e nella Toscana.
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Tutte le Compagnie e le Società di Bologna giurano obbedire al Capitano del popolo.— La fortezza al Castello de'Cavalli viene rifabbricata. — Tossignano e Crova-ria ricevono vettovaglia dai nostri. — Nordello de* Nordelli Imolese tenta indarno levar la Massa de' Lombardi ai Felsinei ; viene sottoposto ad esame e lascia la vita sul patibolo. — Tutte le Castella e le Torri del Contado si fortificano. — Francesco di Oddone da san Cesareo, suddito del Marchese Estense, rompe fede al suo signore, e cede ai nostri la Torre di Bazzano. — Scorrono i Bolognesi per tutto il Contado di Modena , col ferro e col fuoco il danneggiano , e pingui di preda ritornano indietro.— Frate Ranieri Samaritani, amba-sciator nostro al Pontefice, giunge con dispacci di Bonifazio, che a lui voleva consegnati i Castelli sui confini fra noi e gli Estensi, avendo autorità di custodirli, e di trattare una pace/ nostri colle genti nemiche si scontrano al Sillaro e gettano forza e sangue senza prò.—Si comincia a trattar di pace fra il Comune di Bologna e gli estrinseci Lambertazzi.—Si eleggono