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quattro Anziani sopra la guerra, i quali fanno ottime provvisioni.—'Si stabilisce concordia fra i banditi Lambertazzi ed il Comune di Bologna, essendone mediatori i principali potenti d'Italia. —Si tengono patti frai nostri ed i Toscani per estendere vieppiù le fondamenta della pace, e del libero transito dall'uno all'altro paese. — Provvidenze architettoniche ed idrauliche del Comune:— Morte del Vescovo nostro Schiatta Ubaldini, in Róma: a lui succede Frate Giovanni Savelli Domenicano.
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I Fiorentini proseguono mediatori perche sottoscrivasi amicizia fra* Bolognesi e gli Estensi.—In questo tempo quelli di Castel Franco scorrono e nuocono di là dal confine; il Marchese Azzo se ne lagna; il Senato nostro risponde lettera di scusa, e mostra desiderio di pace.—Si prendono misure perchè questa si affretti. — Si procaccia pure appieno con Parma.—Le Castella di confine son consegnate a Fra Ranieri. — Vanno in Puglia due messi Bolognesi per aver grano; chè in tempo di guerra ogni buon'arte si trascura. —» Bando pubblicato dal Marchese Azzo sulla pace con tutti i popoli limitrofi, e restituzione reciproca dei prigionieri fra lui ed i nostri.—Modificazione mutua dei dazi e delle gabelle. — Un Ambasciatore del Comune di Ravenna presenta capitoli di alleanza fra il popol loro ed il nostro, e prega questo di mediazione per ottenere alcune grazie dal Pontefice. — Perturbatori della quiete travagliano Argenta; Gerardo Buonrecupri Capitano alla Massa, va per umiliarli ; è fatto prigione e viene barbaramente straziato e morto.—Ravenna, Rimini, Cervia, Beri inoro , Pesaro , Fano e Senigallia ,