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   1803.................Pttg. 45®
   I Romani dimandano a Capitano un Bolognese , e vi va Giovanni da Ignano. — Egregi uomini insegnano nel nostro Studio.— Tono da Loiano va Pretore di Urbi* no. —Il Vescovo nostro toglie diversi errori religiosi. —¦ Il Senato porge aiuto ai Conti di Monte Carello travagliati dai Fiorentini di Parte Nera. —Medicina, passata in nostra obbedienza, viene sgravata del governo dì Villa Fontana. — Sono fatti i nuovi Vessilliferi della Città e del Comune. - Bonifacio Abate, di Mussigliano è deposto dal Vescovo, per aver ridotto al verde il proprio convento. — Discordie tra più rie* chi del Frignano , e soldati Bolognesi allestiti per toglierne i guai-, ciò che avviene.—Il nuovo Pontefice Clemente V. Fran* cese, trasferisce la Sede Papale in Avignone y e nuoce a Roma Pontificia, come Costantino aveva nociuto a Roma Imperato-ria piantando il seggio de*Quiriti sulle rive del Bosforo.—Si prendono in Bologna austere misure per la pubblica sicurezza ; si provvede di Giudice Sassoleone, e si procaccia quiete a questo Castello turbato.— Per gelosia e timore del Marchese Estense troppo amico al re Carlo di Napoli i nostri infestano il Modenese, ma con poca gloria e profitto. — Campiglio e Marano soltanto vennero presi dai nostri, e soddisfecero a diverse condizioni loro imposte.— Sono descritti tutti gli uomini delle venti Società per le Arti; e, quantunque in mezzo a continua incertezza, non dimentica il Senato utili Provvidenze pubbliche.
   1506............ . . „ 46o
   Modena e Reggio si ribellano al Marchese Azzo da Este, che perviene alla fine a ricuperarle, e punisce i rivoltosi.—Ordinazioni