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per la Città e pel popolo di Bologna, e giuramento di difensione della patria, dato da tutte le Società delle Arti e delle Armi: tali Ordinazioni e riformazioni non vanno a sangue alla parte Ghibellina; questa ne fa doglianza, e vorrebbero introdurre in patria seicento cavalli forestieri, che tornavano da guerra contro di Azzo Estense; la parte Guelfa vi si oppone, e insorge tumulto pericoloso. — Il Pontefice manda a pacificar Bologna il Legato Napoleone Orsini Cardinale ; e gli stracchi partiti repu-tan meglio obbedire a lui che ad altri: ma pare ai Guelfi che troppo favorisca i Ghibellini, e si levano in armi contro di lui: lo assalgono nell' Episcopio, dove avea stanza; giovano appena a salvarlo le par role e le minacce del Pretore; ei fugge in casa di Giovanni Zambeccari. —Sono presi frattanto due sospetti Ghibellini, e condotti al Consiglio ; confessano ima trama ordita contro de'Guelfi ; il popolo li vuol morti; i Magistrati provano scamparli al furor della turba: indarno! sono presi e fatti in brani. — Altri hanno pena d'esigilo , altri pagano multe. — Il Legato ripara in Imola, di dove scomunica Bologna e la priva dello Studio.—Diversi mal fidi, che non volevano obbedire al Pretore si partono; diversi maestri dell' Archiginnasio recansi in cattedra altrove.—I Conti da Panico, per loro mala condotta vogliono disgrazie, e le incontrano ; perdono il loro Castello, e si gettano faziosi e ladroni.—Si tiene da ventiquattro Savi una specie di Censimento della Città; si fortificano diverse terre al confine dell' Imolese ed a quello di Modena. — I Fiorentini prendono Monte Accianico ai ribelli Ubaldini da Mugello, lo spianano, ed innalzano