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di varie Città Lombarde} e d'alcune di qua dal Po: capitoli loro esaminati dai nostri. — Conestabili presi a stipendio dal Comune di Bologna.—Si tratta pace col. Cardinale Orsini ; si puniscono ribelli ; si eleggono nuovi maestri pel venturo anno ; si provvede a diversi bisogni pubblici murari; si stringe pace col Marchese da Este, e si fa cavaliere un figliuol suo.
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Morte del Marchese Azzo Estense, che lascia diverse terre di qua dal Panaro ai Bolognesi. — Tederigo de' Tibaldi consegna la Ròcca di Gaggio ai Conti da Panico , e il Senato nostro impone taglia ai traditori. — Si rinnova per cinque anni la lega coi Fiorentini.—Ribellione di Ferrara cantra Frisco Estense successore di Azzo; dedizione della Città ai Nunzi del Pontefice.—Sono levate molte delle condanne ema* nate dall'Orsini contro Bologna, e spezialmente quelle riguardanti la Studio pubblico; e sono dati ottimi maestri d'ogni classe e d* ogni facoltà allo Studio medesimo. — Ferrara non vuol ubbidire a Frisco figliuolo di Azzo, e pensa piuttosto a darsi soggetta alla Chiesa.—Frisco ricorre all'aiuto de' Veneziani, i Ferraresi sono in un bivio tremendo. — Raimondo Cardinale di Goth, nipote del Pontefice, cerca persuadere i nostri perchè vogliano mettere Ferrara sotto la Chiesa; e Ferrara vi è posta.— Rama intanto, per mostrar favore ai Felsinei, toglie in gran parte le condanne emanate nel 1 So6, e rimette in piena fortuna il pubblico Studio.
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Arnaldo Pelagrua nipote del Pontefice, ha titolo di Legato di Bologna e pacificatore di Romagna, Fiorenza e Ferrara. —