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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Secondo
Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino, 1840, pagine 639

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a cura di Federico Adamoli

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   Egli persuade i Felsinei alla liberazione di Castel Tedaldo tenuto già dai Veneziani.— Il Pontefice interdice i Veneti, i quali non mutano divisamento : onde il Legato Pel-lagrua bandisce in Bologna una Crociata contro di loro.—Castel Tedaldo è combattuto, e viene preso con grande strage dei Veneti. — Ferrara ed Ancona hanno Rettori Bolognesi. 1510.............Pag. 5i 6
   I Ferraresi indomiti oltraggiano i Nunzi del Papa. — Il Legato Pelagrua manda Bolognesi in soccorso de' suoi Ufficiali a Ferrara.—Quei del Frignano giurano star soggetti ai Felsinei. — È stabilito che lo Studio dì Bologna non si possa interdire che dal Pontefice.—Mandano i nostri parecchi militi a Riccardo da Camino signore di Trevigi. — Lo Studio nostro ottiene a maestri i più grandi uomini del tempo Il re di Napoli, e per lui Nicola Caracciolo , divengono Rettori di Romagna. — Si tiene parlamento pel bene delle terre e degli uomini legati ai Felsinei. — Ròcca Cometa è fortificata.—Salinguerra anela al dominio di Ferrara ; ma indarno. — A Castel san Pietro sono puniti alcuni faziosi.—Controversie in Modena frai Grassoni ed i Graisolfi. — I nostri soccorrono di forze il Conte della Romagna ed i Reggiani.—Enrico VII. Imperatore passa per V Italia affine di recarsi al Pontefice per la corona germanica; i nostri, cui non va a sangue un tal transito, si mettono fortificati—Sì eleggono i Capitani persecutori dei banditi. —Si eleggono i maestrali per le terre del Modenese passate ai nostri.— Di nuovo si provvede lo Studio pubblico e la Città di Bologna.
   Annoi. Boi. T. II. 8o